Nel 1973, in coincidenza con la mia nascita, il dottor Willard Centerwall volle provare a rendere immuni dalla leucemia felina i gatti domestici incrociandoli con un esemplare di gatto leopardo asiatico. Non riuscì nell'intento, ma diede inizio ad una nuova razza, il "Bengal", che venne così definita da Bill Enger nel 1974. Fu riconosciuto dalla tica nel 1985 in coincidenza con la nascita di mia sorella :-))))
CARATTERE
Il gatto bengala è considerato datto domestico soltanto dopo la terza generazione; prima può avere comportamenti ancora tipici del gatto selvatico. Adora saltare, correre ed ha ancora un istinto predatorio verso i piccoli animali. La casa è un immenso parco giochi che rispetta e non combina mai gia grazie alla sua grazie ed agilità. È un gatto affettuoso, con atteggiamenti decisamente non convenionali tanto da lasciar stupiti anche i più scettici.
ASPETTO GENERALE:
E’ un gatto di taglia grande, muscoloso; i maschi possono arrivare a pesare anche 9Kg, mentre le femmine di solito non superano i 6. La testa deve essere proporzionata, dal profilo abbastanza triangolare, e somigliante a quella dei suoi progenitori selvatici.
Il naso non è particolarmente lungo; gli occhi sono grandi, e possono essere gialli, verdi oppure azzurri se si tratta di un "Snow Bengal". Il pelo è corto, aderente al corpo e liscio. Le zampe sono robuste, la coda è di media lunghezza e con la punta arrotondata.